H2ORTO riceve la certificazione di sostenibilità Friend of the Earth

Friend of the Earth, lo standard di certificazione globale leader per prodotti e aziende che aderiscono a pratiche sostenibili, ha annunciato oggi di aver certificato i pomodori H2Orto, da coltivazione idroponica. Prodotto in Italia dall’azienda Agricola FRI-EL Green House, il pomodoro H2Orto coltivato in serre ad alta tecnologia ora può mostrare il logo di Friend of the Earth sui suoi prodotti.

FRI-EL ha svolto un lavoro straordinario creando sinergie tra energia verde e agricoltura sostenibile“, ha dichiarato Paolo Bray, direttore di Friend of the Earth“È un’azienda per la quale il rispetto dell’ambiente è parte del suo DNA”

Dal calore, alla serra, alla produzione “100% buona”

Il Gruppo, uno dei principali produttori italiani di energia da fonti rinnovabili, era alla ricerca di un modo per non disperdere il calore generato dai propri impianti a biogas. Attraverso FRI-ELGreen House, il gruppo ha investito nella realizzazione, nella zona di Ostellato (FE), di serre ipertecnologiche per la produzione di pomodori, che vengono riscaldate con l’acqua calda prodotta dall’impianto a biogas adiacente. “Abbiamo così creato – spiega Alessio Orlandi, direttore commerciale di FRI-EL Green House – un sistema che ci consente di rendere produttivi i siti per 365 giorni l’anno. Attualmente siamo dotati di 12 ettari di serre e di 220 km di luci led che consentono la produzione invernale”. “In questo modo, – completa Orlandi – recuperiamo energia preziosa e diamo contestualmente vita ad un ciclo virtuoso che fa bene all’ambiente e ai nostri pomodori”.

Nasce H2Orto: bontà sostenibile per il pianeta e il consumatore

I benefici della produzione idroponica riguardano sia l’ambiente che la salubrità del pomodoro acquistato dal consumatore finale. Per quanto riguarda il primo aspetto, il modello di produzione impiegato permette di utilizzare molto meno terreno rispetto alle coltivazioni tradizionali in campo (un ettaro di serra idroponica produce lo stesso quantitativo di ortaggi che si otterrebbero in circa 10 ettari di coltivazioni tradizionali). Inoltre, a differenza di quanto avviene “in pieno campo”, questo tipo di produzione prevede impianti di irrigazione che assicurano alle piante il giusto quantitativo di acqua e che recuperano l’acqua piovana, evitando al massimo gli sprechi. Infine, il riscaldamento necessario per i mesi invernali è garantito dall’impianto a biogas, alimentato da sottoprodotti di origine agricola che, alla fine del loro impiego, vengono trasformati in concimi. “In sintesi – afferma Orlandi – risparmiamo il 70% di superficie, il 70% di acqua e utilizziamo un modello di produzione che sfrutta l’economia circolare”.

Grazie ad un’indagine condotta sui Responsabili acquisto*, è stato rilevato che il consumatore, una volta conosciuto H2ORTO, apprezza questo metodo in quanto riduce il consumo idrico e di suolo, non utilizzando diserbanti e glifosate. “La nostra è una vera ‘bontà sostenibile’,come ci piace affermare, in quanto i nostri pomodori sono coltivati in ambiente controllato e sono buoni sempre, grazie al clima ideale delle nostre serre. Anche il packaging che abbiamo scelto è riciclabile e sostenibile”.   

*fonte: indagine SG MARKETING consumer CAWI su 1000 responsabili d’acquisto di pomodoro – 2019.

Per ulteriori informazioni, visita:

www.h2orto.it

https://friendoftheearth.org/it/

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