La storia della conservazione degli elefanti ha un lungo contesto storico. Nel XIX secolo gli elefanti erano circa 10 milioni, ma le loro popolazioni sono drasticamente diminuite con l’inizio della corsa all’avorio, che ha ridotto la popolazione a poco più di 400 mila individui in tutto il mondo.

Negli ultimi anni, gli elefanti hanno subito il bracconaggio per il commercio illegale dell’avorio, la caccia da trofeo, l’avvelenamento e la caccia dovuta al conflitto con le popolazioni locali, oltre alla frammentazione dell’habitat causata dall’agricoltura intensiva, dall’allevamento e dallo sviluppo delle infrastrutture.

La recente soluzione proposta dalla CITES durante la COP17, riguardante la chiusura dei mercati interni, incluso quello cinese, ha portato allo spostamento del mercato nero dell’avorio verso paesi vicini dove il commercio rimane non regolamentato. Molti paesi africani, asiatici, europei e degli Stati Uniti si sono opposti al mercato dell’avorio distruggendo tonnellate di zanne confiscate dalle autorità. Tuttavia, tutto ciò non è sufficiente per smascherare la corruzione e le azioni criminali nascoste.

Il turismo è anche una delle cause del loro declino e del cattivo stato mentale che ne impedisce la reintroduzione. Purtroppo, molte agenzie in Asia permettono ancora ai turisti di cavalcare elefanti catturati nel loro habitat naturale.