Il 23 ottobre è la giornata del Leopardo delle Nevi. 

Aiuta Friend of the Earth nella campagna a tutela di questo grande felino

Il suo manto spesso, color grigio fumo, presenta macchie a forma di roselline dette appunto “rosette”. La sua coda, che può arrivare ad essere lunga quanto il corpo, viene utilizzata in inverno come sciarpa da arrotolare intorno al muso per contrastare le rigide temperature del suo habitat: le montagne dell’Asia centrale. I suoi occhi blu, verdi o grigi si distinguono da quelli degli altri grandi felini, solitamente gialli o arancioni.

Nella giornata mondiale del Leopardo delle Nevi (il 23 ottobre), Friend of the Earth®, progetto della World Sustainability Organization, vuole sensibilizzare sulla necessità di azioni collettive per tutelare questo animale, inserito nella Lista rossa delle specie minacciate dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) nel 2016 ed indicato come “vulnerabile”.

Fondato nel 2014 da Paolo Bray, Friend of the Earth® opera promuovendo pratiche agricole sostenibili e certificando i prodotti provenienti da un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e della biodiversità. Inoltre, il progetto della WSO contribuisce a campagne di conservazione delle specie a rischio, proprio come quella dedicata ai grandi felini.

L’obiettivo di Friend of the Earth® è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle principali minacce per il Leopardo delle Nevi (Panthera uncia) e gli altri felini (tigri, leoni, giaguari, ad esempio), come la caccia e il commercio illegale da parte dell’uomo. Nel corso degli anni, quindi, Friend of the Earth® ha organizzato campagne su piattaforme online e stretto partnership con organizzazioni specifiche presenti in tutto il mondo, tra cui la statunitense Snow Leopard Trust.

La SLT opera con i Governi e le associazioni ambientaliste di tutti i dodici Paesi in cui è possibile trovare i Leopardi delle Nevi: Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Tagikistan, Russia e Uzbekistan.

Proprio secondo i dati della Fondazione, in natura potrebbero essere rimasti tra i 3.920 e i 6.390 Leopardi delle Nevi. Sono purtroppo parecchie le minacce alla vita di questo animale solitario ed elusivo, attivo soprattutto nelle fasi crepuscolari della giornata, l’alba e il tramonto, e non noto per essere aggressivo nei confronti dell’uomo.

Eppure, proprio l’attività umana risulta essere la più pericolosa per la sopravvivenza del Leopardo delle Nevi: dalla caccia e il commercio illegale della pelliccia e delle ossa, utilizzate soprattutto nella medicina tradizionale cinese, all’uccisione di quelle che sono le principali prede del Leopardo: pecore e capre selvatiche. Dalla perdita e il degrado dell’habitat a causa dell’estrazione mineraria, ai felini uccisi perché ritenuti un pericolo per il bestiame. A questo va aggiunto lo scioglimento dei ghiacci a causa del cambiamento climatico.

L’habitat del Leopardo delle Nevi è infatti la montagna. Le piante delle loro zampe fungono da ciaspole per non sprofondare nella neve e la folta pelliccia serve a non soffrire il freddo.

La Cina è uno dei territori dove è più importante concentrare gli sforzi di conservazione, poiché contiene il 60% di tutte le aree di habitat del Leopardo delle Nevi.

L’impegno di Friend of the Earth® per tutelare questo grande felino si traduce in iniziative a livello globale. Campagne di sensibilizzazione della collettività attraverso eventi online, raccolta firme su piattaforme digitali contro la caccia per l’utilizzo di parti dell’animale nella medicina tradizionale asiatica e proposte per proteggere le popolazioni di prede, le fonti di cibo dei Leopardi delle Nevi. Friend of the Earth®, inoltre, seleziona progetti avviati di conservazione per fornire sostegni e finanziamenti.

Per maggiori informazione potete visitare il sito Friend of the Earth  e la pagina dedicata al progetto di conservazione dei grandi felini https://friendoftheearth.org/conservation-project/save-the-big-cats

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