Studi scientifici e attività sul campo per proteggere specie uniche come la lucertola azzurra di Capri
La World Sustainability Foundation (WSF) ha avviato una collaborazione con l’Istituto di Gestione della Fauna e con l’Università Federico II di Napoli per finanziare un progetto di ricerca scientifica dedicato alle lucertole insulari italiane, tra cui la straordinaria Podarcis siculus coeruleus, conosciuta come la lucertola azzurra del faraglione di Capri.
Il progetto nasce con un obiettivo duplice: comprendere a fondo i meccanismi genetici ed ecologici che regolano l’adattamento delle lucertole agli ambienti insulari e promuovere strategie concrete per la loro conservazione. Le popolazioni insulari, infatti, sono spesso isolate geneticamente e soggette a pressioni ambientali uniche, rendendole particolarmente vulnerabili ma anche estremamente preziose da un punto di vista evolutivo.
Le attività previste dal progetto includono:
● Analisi del comportamento alimentare, per comprendere come la dieta influenzi la morfologia e la sopravvivenza delle diverse popolazioni;
● Studio dell’adattamento insulare, con focus sulle modificazioni fisiologiche e comportamentali e riproduttive dovute all’isolamento;
● Osservazione della risposta predatoria, per valutare come queste lucertole reagiscano a predatori in ambienti ristretti e con un fenotipo poco criptico;
● Analisi delle variazioni cromatiche, con particolare attenzione ai tratti distintivi come la colorazione blu delle lucertole di Capri, che potrebbe essere legata a fattori genetici, epigenetici e sessuali.
Attraverso rilievi sul campo, prelievi biologici non invasivi, analisi biomolecolari, studi epigenetici e sofisticate elaborazioni bioinformatiche, il progetto indaga i processi che hanno portato queste popolazioni a sviluppare caratteristiche straordinarie. Questo approccio multidisciplinare consente di tracciare un quadro evolutivo dettagliato, utile anche per valutare la resilienza di queste popolazioni di fronte ai cambiamenti climatici e all’impatto antropico.
In particolare, viene esplorata la cosiddetta sindrome inversa insulare, un fenomeno evolutivo in cui specie normalmente mimetiche, come le lucertole, tendono a diventare più vistose (come nel caso della colorazione blu). Tendono ad accelerando lo sviluppo, l’età riproduttiva e la possibilità di lasciare una prole prima di eventualmente soccombere ai predatori o alle imprevedibilità dell’ambiente.
“La lucertola azzurra di Capri, visibile oggi solo sui Faraglioni dell’isola, rappresenta un tesoro biologico che rischia di scomparire”, sottolinea Paolo Bray, fondatore e direttore della World Sustainability Foundation. “Attraverso questo progetto, vogliamo contribuire alla sua salvaguardia e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere anche le forme di vita più piccole e apparentemente comuni, che sono invece fondamentali per la salute degli ecosistemi.”
Le lucertole sono ottimi bioindicatori: il loro comportamento, la dieta, la capacità di termoregolazione e i segnali visivi si adattano con grande sensibilità all’ambiente circostante. Comprendere come si evolvono in contesti insulari permette non solo di salvaguardare le singole specie, ma anche di raccogliere informazioni preziose sui processi ecologici e sull’impatto delle attività umane sugli habitat fragili.
Il progetto si inserisce nelle iniziative globali della World Sustainability Foundation a favore della conservazione della biodiversità, con l’obiettivo di sostenere ricerche scientifiche concrete e costruire una rete di partner locali impegnati nella protezione della fauna selvatica.

